7. Monte Sparagio (m 1110)

Località: Custonaci (Trapani)
Percorso: Bosco Giacolamaro, Sella Colma di Mezzo, Monte Spàragio
Lunghezza del percorso: km 11,8
Dislivello: m 470
Tempo di percorrenza: h. 2,30 (andata) - h 1,30 (ritorno)
Segnaletica: assente
Difficoltà: T (facile)
Carta I.G.M. 1:25 000 F. 248 II S.O. (Buseto Palizzolo)

Agevole itinerario di ascensione al Monte Spàragio, che con i suoi 1110 metri è la vetta più alta della Provincia di Trapani. Il percorso si snoda, interamente su strada sterrata, lungo il versante ovest della montagna, offrendo magnifici panorami sui Golfi di Bonagia e di Cofano fino a Capo San Vito ed ai sovrastanti Monti dello Zingaro. Dalla cima lo sguardo abbraccia per intero l’estrema propaggine occidentale della Sicilia, dal Golfo di Castellammare alle Isole Egadi.


Come arrivare
Da Trapani si percorre la Strada Provinciale costiera in direzione San Vito Lo Capo. Poco prima di attraversare la piccola borgata di Purgatorio si devia sulla destra seguendo l’indicazione per Noce. Arrivati ad un primo bivio si prende a sinistra in direzione Cocuccio, quindi si prosegue mantenendo sempre la destra fino al termine della strada asfaltata. Da qui si imbocca sulla destra una carrareccia che dopo poche decine di metri conduce al cancello d’accesso all’area del Demanio Regionale di Bosco Giacolamaro, dinnanzi al quale è possibile lasciare la macchina.

Descrizione del percorso
Oltrepassato il cancello ci si inoltra nella fitta pineta frutto di rimboschimento. Dopo poco si incontra sulla sinistra una casa dell’Azienda Forestale posta d’innanzi ad un piccolo bacino idrico artificiale. Di qui la sterrata prosegue in salita zigzagando all’interno del bosco fino ad affiorare all’aperto dopo circa km 1. Man mano che si sale di quota il panorama si apre sulla sinistra, offrendo magnifici scorci sui Monti Cofano e Palatimone e poi sull’intero Golfo di Cofano fino a Capo San Vito. Tralasciato un bivio sulla sinistra, si prosegue fino a quando la strada, piegando decisamente a destra, raggiunge la sella che separa le due anticime occidentali del Monte Spàragio: Colma di Mezzo (m 1000) e Prima Colma (m 1008). Oltre la sella si apre un ampio pianoro, a circa m 900 di quota, in fondo al quale si erge la cima principale contrassegnata da un’antenna.

La Dorsale dello Zingaro vista dalla cima

l paesaggio è in gran parte brullo e roccioso, frutto delle trasformazioni secolari causate dal pascolo e dagli incendi, con la conseguente erosione del suolo che non consente l’attecchimento di una fitta copertura vegetale. Domina il saracco (Ampelodesmos mauritanicus), frammisto a piante di origano e menta selvatica. S’incontra anche il giaggiolo siciliano (Iris pseudopumila) e l’euforbia cespugliosa (Euphorbia characias). Il margine meridionale del pianoro è occupato da un’area di rimboschimento a pino domestico (Pinus pinea). Nell’ultimo tratto del percorso, oltre i 1000 metri di quota, resistono abbarbicati alla roccia isolati esemplari di leccio (Quercus ilex), sopravvissuti al disboscamento e agli incendi grazie alla loro posizione impervia. Dalla cima il panorama è magnifico. Lo sguardo abbraccia a 360 gradi l’intera propaggine occidentale della Sicilia. Particolarmente suggestiva, a Nord, è la veduta della Dorsale dei Monti dello Zingaro che fa da spartiacque tra i Golfi di Castellammare e di Cofano. Ad Ovest si stagliano nitide le Isole Egadi, mentre ad Est appaiono i Monti di Palermo e della Conca d’Oro, giù fino alla Rocca Busambra. Il ritorno per la stessa strada dell’andata.

1 commento:

pizzorobi ha detto...

Dopo un primo tentativo, fatto l'anno passato, non riuscito per motivi di maltempo, l'altro giorno sono finalmente riuscito a raggiungere la cima, accompagnato da un cielo memorabile, senza una nuvola. Panorama eccezionale, di gran lunga il più bello nei dintorni. Gita facile, senza alcuna difficoltà, dovuta principalmente al fatto che l'intero percorso viene fatto su strada sterrata, percorribile anche dalle auto della guardia forestale, allo scopo di raggiungere la torretta di avvistamento situata sulla cima del monte sparagio. In cima ho trovato vento forte e piuttosto freddo. Un itinerario consigliato a tutti coloro che vogliono una vista a 360 gradi su questo meraviglioso territorio. Prima di affrontare la salita una sosta nei pressi del piccolo supermercato simply, al forno a legna, dove acquistare il pane cunzato che ci terrà compagnia una volta raggiunta la vetta.