1o. Circuito di Monte San Giuliano (Erice)

Località: Valderice, Erice
Percorso: Chiesa di S. Ippolito, Runzi, Torretta Pepoli, Quartiere Spagnolo, Porta Spada, Mura Elime, Porta Trapani, Stazione funivia Erice Vetta, Belvedere San Nicola, Convento di Sant'Anna, Area attrezzata "Erice Martogna", Stazione funivia Erice Casa Santa
Lunghezza percorso: km 11
Dislivello: m 244 in salita, m 685 in discesa
Tempo di percorrenza: h 2,30
Difficoltà: facile
Segnaletica: assente
Carta I.G.M. 1:25.000, F. 248 III S.O. (Trapani) – F. 248 III S.E. (Erice)

Veduta del Castello di Venere con a destra il Castello del Balio e la Torretta Pepoli

Itinerario di grande interesse, sia per la bellezza naturale e paesaggistica dei luoghi, che per il fascino indiscutibile dei monumenti dell'antica Erice. L'ascensione avviene lungo il versante settentrionale del Monte San Giuliano, che offre gli scorci più spettacolari sugli edifici storici posti sulla sua sommità (Castello di Venere, Castello del Balio, Torretta Pepoli, Chiesa di San Giovanni Battista). Raggiunto il paese, si prosegue costeggiando le Mura antiche fino a Porta Trapani. Di qui inizia la discesa sul versante opposto a quello dell'andata, godendo del magnifico panorama sulla città di Trapani e le isole Egadi.

San Giovanni visto dalla Torretta Pepoli
Come arrivare
Da Trapani si imbocca la litoranea in direzione San Vito Lo Capo. Superato il borgo di Bonagia, si prosegue fino all'incrocio che a destra conduce a Valderice. Presa questa direzione si segue la strada fino alla deviazione sulla destra per Erice. Di qui la strada prende a salire con ampi tornanti sulle pendici del monte fino ad incontrare, sulla sinistra, una piccola chiesa in posizione panoramica (Sant'Ippolito) sormontata da alcuni grandi pini. Nella stradina sterrata di accesso alla chiesa è possibile lasciare la macchina. Qui ha inizio la passeggiata.

Descrizione del percorso
 Dalla bizantina chiesa di Sant’Ippolito (m 500), oggi in stato di abbandono, si imbocca una stradella in discesa che dopo poco inizia a salire in direzione del Castello di Venere. Percorsi m 250 s’incontrano i ruderi della chiesetta di Santa Maria Maddalena e poco oltre, sulla sinistra, un cancello.
Sant'Ippolito
E’ questo l’accesso all’area demaniale della Pineta dei Runzi, di cui oggi purtroppo, dopo gli incendi degli ultimi anni, sopravvive soltanto un piccolo lembo. Oltrepassato il cancello, la strada prosegue in salita fino all’imbocco di una variante sulla sinistra che permette di puntare direttamente al Castello, risalendo la dorsale nord-orientale del monte. Questo percorso è più interessante da un punto di vista paesaggistico perché consente di affacciarsi alternativamente ad ovest sul Golfo di Bonagia, dominato dall’imponente mole di Monte Cofano, e ad est sul borgo di Valderice con il basso altopiano che degrada fino a Trapani e alla costa. Dopo circa km 1, e diversi tornanti, la stradella confluisce in un’altra stradella ad essa perpendicolare. Si prende a destra e, percorse poche decine di metri, si imbocca il sentiero che sale sulla sinistra preceduto da alcuni gradini in pietra.
Il Quartiere Spagnolo
Il sentiero punta in direzione dello sperone roccioso su cui sorge il Castello di Venere. L’unica attenzione da seguire, nel percorrerlo, è quella di voltare a destra un centinaio di metri dopo aver oltrepassato un ingresso tra due muretti in pietra. Si entra quindi in ciò che rimane della Pineta dei Runzi, nel cui mezzo sorge l’ottocentesca Torretta Pepoli (m 729), preceduta da una scenografica gradinata in pietra. Oltrepassata la Torretta si prosegue fino a sbucare nel parcheggio adiacente la Chiesa di San Giovanni Battista (m 739, ore 0.45).
A questo punto si è raggiunto il centro abitato di Erice. Si attraversa il parcheggio costeggiando sulla destra la Chiesa, quindi si volta subito a destra seguendo le indicazioni per l’Hotel Villa San Giovanni. Di qui a sinistra su strada sterrata verso il Quartiere Spagnolo, edificio inconfondibile, posto in spettacolare posizione panoramica sullo sfondo di Monte Cofano. Dal Quartiere Spagnolo si prende sulla sinistra un sentiero attrezzato (oggi bisognoso di manutenzione) che, prima discendendo e poi risalendo, inizia a costeggiare le antiche Mura Elime della città (cfr. F. Nicoletti - S. Tusa, Erice. Da Porta Trapani al Quartiere Spagnolo. Un itinerario turistico lungo le mura fenicio-puniche, Alcamo, 2001. http://www.scribd.com/doc/29896475/Fabrizio-Nicoletti-Sebastiano-Tusa-Erice-Da-Porta-Trapani-Al-Quartiere-Spagnolo-Un-Itinerario-Turistico-Lungo-Le-Mura-Puniche-Alcamo-2001). 

Porta Spada lungo le Mura Elime

Procedendo, si percorre l’intero tracciato esterno delle Mura, compreso tra il lato nord-est e quello nord-ovest, lungo il quale si aprono in successione le porte: Spada, Carmine e Trapani. Poco prima di arrivare a Porta Trapani, il sentiero risale fino a costeggiare il piazzale del Duomo, magnifico esempio di Gotico "chiaramontano" dei primi decenni del XIV secolo. Da Porta Trapani (m 715, ore 1,25), attraversando la strada, si raggiunge la stazione della Funivia di Erice Vetta. Di qui si imbocca la scalinata che scende sulla destra, per poi subito prendere a sinistra lungo la strada asfaltata. Dopo circa m 200, lasciata sulla sinistra la Caserma della Guardia Forestale, si imbocca sulla destra la strada sterrata che scende in direzione del ristorante albergo “Belvedere San Nicola” (m 657).

Il Duomo

Dal lato sinistro dello spiazzo antistante il ristorante parte la strada sterrata che discende con stretti tornanti il versante meridionale di Monte San Giuliano in direzione di Trapani. Nel tratto iniziale la strada segue il percorso della soprastante funivia, poi piega sulla sinistra puntando verso il Convento di Sant'Anna. La discesa è agevole, tra cespugli di "disa" (Ampelodesmus mauritanicus), palme nane (Chamaerops humilis) e qualche rado pino d'Aleppo (Pinus Halepensis), allietata dalla vista magnifica della città che si allunga nel mare con la sua caratteristica forma a falce, sullo sfondo delle Isole Egadi. Dal Convento di Sant'Anna (m 325, ore 1,50) si continua a scendere tenendo la destra fino a imboccare, dopo meno di m. 100, la deviazione che a sinistra conduce ad uno dei cancelli d'ingresso dell'area attrezzata demaniale "Erice Martogna". Si tratta di una zona di rimboschimento a pini d'Aleppo, attraversata da comode carrarecce convergenti verso il varco d'ingresso principale posto sulla Strada Provinciale 31 Trapani-Martogna-Erice. Di qui (m 145, ore 2,15) si scende per circa km 1,5 lungo la strada asfaltata, fino a raggiungere la stazione della Funivia di Erice Casa Santa (m 54, ore 2,30), dove ha termine il percorso.

La vista su Trapani e le Isole Egadi





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